Tutto comincia quando Giuseppe Martini, nato a Terni nel 1966, a dieci anni si appassiona alla sartoria e impara a imbastire, cucire a macchina e fare la maglia a ferri. All’età di ventuno anni inizia a lavorare nel maglificio dello zio.
Alla fine degli anni Ottanta, però, l’informatica stravolge anche la tecnologia delle macchine per maglieria e affini, così Giuseppe si butta a capofitto nel mondo dei computer divenendo in due anni un programmatore molto promettente. Il maglificio si dota quindi di macchinari innovativi e inizia a collaborare con marchi prestigiosi: Trussardi, tramite la Hemmond, Gian Marco Venturi, Valentino e una nota griffe romana, Marisa Pellegrini.
Giuseppe si sposa a ventiquattro anni e, dopo aver messo su famiglia, si rende conto che il suo stipendio non gli consente di mantenerla. Inizia a cercare lavoro anche per la moglie e un giorno di maggio del 1991, sfogliando un giornale, nota che un’azienda di Roma, il Maglificio dei Trinci, cerca un programmatore per creare collezioni in maglieria femminile. Da lì comincia una nuova avventura. La collaborazione prevede due giornate di lavoro la settimana, ma con la stessa paga che percepiva nel maglificio dello zio.
Aumentano così le collaborazioni sino alla prima vera svolta: nel giugno 1992 la Shima Seiki, marchio giapponese leader nella fabbricazione per macchine di maglieria, propone a Giuseppe di aprire un’agenzia a Terni per la vendita di macchinari, prototipia e campionatura.
In questo anno nasce l’azienda Martini. L’esperienza nella programmazione per macchine di maglieria raggiunge l’apice tra il 1993 e il 2000, grazie anche alla collaborazione attiva della moglie Lucia.
Sono innumerevoli, inoltre, le collaborazioni dirette o indirette con stilisti di fama internazionale: Donna Karan, Trussardi, Chanel, Fred Perry, Lamberto Losani, Brunello Cucinelli, Borrelli, Malo, Barba, Osvaldo Testa, Jobis, Joop! e moltissimi altri. Tra il 1999 e il 2001, Giuseppe fa ricerca sui macchinari di nuova generazione (whole garment, letteralmente senza cuciture) per la Shima Seiki, ottenendo diversi riconoscimenti.
La linea di maglieria Barna nasce nel 1996 come integrazione all’attività svolta, inizialmente incentrata solo sull’abbigliamento femminile realizzato con filati vari (cotone/viscosa e seta per l’estate, pura lana per l’inverno). Il marchio si afferma sul piano internazionale, soprattutto nel mercato asiatico (Giappone, Corea, Hong Kong), anche grazie allo showroom di Firenze e alla partecipazione alle migliori fiere internazionali. Alla fine degli anni Novanta, a seguito della crisi del mercato asiatico, Barna cambia look e pensa all’Italia e all’eccellenza dei materiali, come il cashmere. Nel 2007 l’impresa familiare cresce e Giuseppe, insieme alla moglie Lucia, decide di trasformare la ditta in una S.r.l.